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BJÖRN LARSSON. Scrivere e leggere con il Covid-19

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MERCOLEDÌ 18 NOVEMBRE
Ore 10, Istituto Tecnico Industriale Fauser, Novara
Lectio magistralis/1 (evento pubblico su prenotazione)
Incontro in streaming di Björn Larsson con i giovani a partire da L’ultima avventura del pirata Long John Silver e Diario di bordo di uno scrittore (Iperborea)


Björn Larsson, nato a Jönköping nel 1953, docente di letteratura francese all’Università di Lund, filologo, traduttore, scrittore e appassionato velista, è uno degli autori svedesi più noti in Italia. Tra i suoi titoli di maggior successo, tradotti da Iperborea, La vera storia del pirata Long John Silver (1995), L’ultima avventura del pirata Long John Silver (1996), Il porto dei sogni incrociati (1997), Il Cerchio Celtico (2000) e I poeti morti non scrivono gialli (2010). Nei libri dedicati al temibile pirata con una gamba sola dell’Isola del Tesoro ritroviamo storie di pirati per adulti da leggere con lo stesso gusto dell’infanzia: i porti affollati di vascelli, le taverne fumose, i tesori, gli arrembaggi, le tempeste improvvise e le insidie delle bonacce, l’incanto del mare e la sfida libertaria di ribelli contro il cinismo dei potenti. Larsson indaga il rapporto tra realtà e invenzione, solitudine e libertà, con la consapevolezza che non esiste altra vera vita di quella che raccontiamo a noi stessi.

«Gli esseri umani possono essere buoni quanto cattivi fino al limite
dell’immaginazione»

L’ evento sarà pubblico su prenotazione contattare festival@letteratura.it per ricevere il link di collegamento (fino ad esaurimento posti)

Contatti : festival@letteratura.it – 0321 1992282

Cef Publishing sostiene l’innovazione digitale di Scrittori&giovani per una sostenibilità al tempo del Covid tra scuole e carcere

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L’azienda novarese è sponsor del festival in quanto B-Corporation perseguendo un impatto sociale e tecnologico sul territorio: il sostegno dato con e-book e attività di formazione digitale per i giovani.

L’edizione 2020 del festival Scrittori&giovani è sostenuta, tra i vari enti pubblici e privati come Comune di Novara e Fondazione Crt, anche da Cef Publishing-Centro Europeo di Formazione, leader italiano nella formazione a distanza in e-learning, che dà un supporto all’innovazione digitale della rassegna per favorire la crescita sociale dei giovani. Infatti l’azienda novarese, spiega il presidente Carlo Robiglio, «è certificata “B-Corporation” e nel mondo le B-Corp si distinguono da tutte le altre società perché vanno oltre l’obiettivo di profitto e innovano continuamente per massimizzare il loro impatto positivo e sociale verso le comunità in cui operano».

Il festival internazionale Scrittori&giovani è stato individuato come strategico perché è tra le iniziative del territorio di più lunga data e con la maggiore autorevolezza nazionale e il maggior seguito nelle scuole superiori della provincia di Novara, grazie anche ai libri distribuiti nelle classi prima degli incontri con gli autori. Quest’anno sono stati distribuiti anche moltissimi e-book e un e-book sarà realizzato dagli studenti con un apposito laboratorio cui ha aderito già un istituto, il Fauser con la professoressa Anna Cardano. La digitalizzazione della rassegna si attua anche attraverso webinar, podcast e un contest di booktrailer, con attività in autogestione da parte dei giovani protagonisti.

L’attenzione di CEF Centro Europeo di Formazione verso i temi dell’inclusione si manifesta anche attraverso una serie di iniziative che hanno visto in questi anni la collaborazione con Enti come la Caritas Diocesana o l’Associazione “i bambini delle Fate”.

Pertanto l’azienda novarese B-Corp offre supporto operativo al Centro Novarese di Studi Letterari promotore di questo evento culturale che ha già avuto riscontro sulla stampa locale e nazionale, da “Repubblica” al “Sole 24 Ore”.

Il programma di Scrittori&giovani prevede l’avvio mercoledì 18 novembre 2020 con due lectio magistralis di Björn Larsson, in diretta dalla Svezia, e di Silvano Petrosino su lettura e scrittura al tempo del Covid. Sono previsti collegamenti dagli Usa e dell’Europa. Tra gli ospiti Maraini, Henriksen, Mustafah, Lipperini e Falcinelli. Una seconda parte del festival in presenza sarà in primavera, con attività anche in carcere.

Lasciarsi contaminare dai libri è la sfida dell’edizione 2020 con il tema “contaminazioni”. Il termine sottolinea ciò che ha segnato drammaticamente l’anno in corso, con il virus della pandemia da Covid-19. Nella sua accezione negativa questa parola indica, in altri campi, anche inquinamento ambientale o corruzione economica e sociale. Eppure, al tempo stesso, parlare oggi di contaminazioni, al plurale, significa ribadire in modo simbolico che una reazione positiva per vincere questo male è possibile e sta proprio nella capacità di privilegiare fusioni e interconnessioni propizie, salvaguardando relazioni, stili di vita, attenzione alla cultura e pure alle culture diverse dalla nostra. La letteratura ancora una volta è venuta in soccorso per trovare le parole adatte a esprimere qualcosa di inesprimibile che si agita dentro di noi, perché gli scrittori, con storie e testimonianze scritte nelle lingue del mondo, ci fanno capire come la nostra esistenza sia fatta di contaminazioni favorevoli che possono aiutarci a cambiare in meglio: dal rapporto tra esseri viventi e natura a quello tra mondo analogico e digitale, fino all’importanza dell’intercultura tra popoli e mentalità. I giovani sono così i protagonisti di un modo nuovo di vedere e migliorare il mondo anche a partire dai libri.

SILVANO PETROSINO. Contaminarsi di cultura

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MERCOLEDÌ 18 NOVEMBRE
ore 12, Liceo Scientifico Statale Antonelli, Novara
Lectio magistralis /2 (evento pubblico su prenotazione)
Incontro in streaming di Silvano Petrosino con i giovani a partire da
Lo scandalo dell’imprevedibile. Pensare l’epidemia (Interlinea)

Silvano Petrosino, nato a Milano nel 1955, internazionalmente noto per i suoi studi sul pensiero di Lévinas e Derrida, è uno dei più apprezzati filosofi italiani. Insegna presso l’Università Cattolica di Milano. Tra le sue opere ricordiamo Lo stupore (1997); Jacques Derrida e la legge del possibile. Un’introduzione (1997); Il sacrificio sospeso (2000); Piccola metafisica della luce (2004); Il desiderio. Non siamo figli delle stelle (2019). In Lo scandalo dell’imprevedibile riflette sul dramma del Coronavirus a partire dalle parole che usiamo per spiegare questo evento e le sue conseguenze: perché il “futuro” è diverso dall’“avvenire”, il “mondo” dal “reale”, la “scienza” dagli “scienziati”, l’“ottimismo” dalla “speranza”, fino a comprendere che l’autentica “libertà” non consiste nel fare ciò che si vuole. Come ci ha cambiato l’epidemia? Che cosa possiamo fare per non farci sopraffare? «Dovremmo essere più seri nel vivere il tempo, che non è mai solo il “nostro tempo”, il tempo delle nostre “urgenze private”», afferma il filosofo indicando un atteggiamento per il “dopo” e citando La peste di Camus: «bisogna restare, accettare lo scandalo, cominciare a camminare nelle tenebre e tentare di fare il bene».

«Oltre il futuro c’è l’avvenire, ovvero ciò che non si può prevedere
come l’innamoramento»

L’ evento sarà pubblico su prenotazione contattare festival@letteratura.it per ricevere il link di collegamento (fino ad esaurimento posti)

Contatti : festival@letteratura.it – 0321 1992282

Le “contaminazioni” di Scrittori&giovani a Novara. Il festival internazionale è on line dal 18 al 29 novembre

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Avvio mercoledì 18 novembre con lectio magistralis di Björn Larsson e Silvano Petrosino su lettura e scrittura al tempo del Covid. Dirette dagli Usa e dell’Europa con innovazione digitale tra e-book, podcast e webinar per la rassegna che distribuisce centinaia di libri nelle scuole. Tra gli ospiti Maraini, Henriksen, Mustafah, Lipperini e Falcinelli. Una seconda parte del festival in presenza sarà in primavera, con attività in carcere.

Dal 18 al 29 novembre è on line il festival internazionale Scrittori&giovani con dirette da Usa ed Europa di autori che incontrano gli studenti delle scuole di Novara e provincia dopo una distribuzione gratuita di centinaia di libri, anche in e-book, tratto distintivo della rassegna, unica nel suo genere in Italia. Avvio mercoledì 18 con due lectio magistralis: alle 10 su “Scrivere e leggere con il Covid-19” di Björn Larsson, che discute con gli studenti in streaming di suoi libri come Diario di bordo di uno scrittore; alle 12 l’intervento del filosofo Silvano Petrosino su “Contaminarsi di cultura” a partire da Lo scandalo dell’imprevedibile. Pensare l’epidemia. Segreteria organizzativa di Interlinea: info 0321 19992282, festival@letteratura.it, www.scrittoriegiovani.it.

Tra gli autori coinvolti il norvegese Levi Henriksen, l’americana Sahar Mustafah con La tua bellezza, Dacia Maraini con Trio, Silvia Avallone con il nuovo romanzo in uscita in questi giorni, Federica Gasbarro con il suo Diario di una striker dei Fridays For Future, Loredana Lipperini, Riccardo Falcinelli, la graphic novelist Elisa Macellari, Matteo Righetto, Gabriele Clima e Alessandro Barbaglia, tra gli altri, con eventi in collaborazione con Teatro Coccia e altri enti, prima del finale dalla Scuola di Musica Dedalo con Laura Pariani sulle contaminazioni della Patagonia con letture e musica il 29 novembre.

Lasciarsi contaminare dai libri è la sfida dell’edizione 2020 del festival Scrittori&giovani diretto da Roberto Cicala, che ha scelto non a caso il tema “contaminazioni”. Il termine sottolinea ciò che ha segnato drammaticamente l’anno in corso, con il virus della pandemia da Covid-19. Nella sua accezione negativa questa parola indica, in altri campi, anche inquinamento ambientale o corruzione economica e sociale. Eppure, al tempo stesso, parlare oggi di contaminazioni, al plurale, significa ribadire in modo simbolico che una reazione positiva per vincere questo male è possibile e sta proprio nella capacità di privilegiare fusioni e interconnessioni propizie, salvaguardando relazioni, stili di vita, attenzione alla cultura e pure alle culture diverse dalla nostra. La letteratura ancora una volta è venuta in soccorso per trovare le parole adatte a esprimere qualcosa di inesprimibile che si agita dentro di noi, perché gli scrittori, con storie e testimonianze scritte nelle lingue del mondo, ci fanno capire come la nostra esistenza sia fatta di contaminazioni favorevoli che possono aiutarci a cambiare in meglio: dal rapporto tra esseri viventi e natura a quello tra mondo analogico e digitale, fino all’importanza dell’intercultura tra popoli e mentalità. I giovani sono così i protagonisti di un modo nuovo di vedere e migliorare il mondo anche a partire dai libri.

Scrittori&giovani offre incontri nelle classi ed eventi pomeridiani e serali aperti alla cittadinanza, spettacoli, musica e altro, tra cui laboratori, entrando in carcere e in ospedale con i libri, per una cultura dei libri come bene sociale sempre più necessario. La formula della rassegna, rinnovata con un calendario on line e modalità multicanale, tra webinar e podcast, nella speranza di un finale in primavera di nuovo in presenza, resta quella apprezzata nelle passate edizioni in cui sono stati ospitati Pennac, Grossman, Sepúlveda, Adonis, Falcones, De Carlo, Giordano, Magris, Vassalli e molti altri scrittori, che anche quest’anno incontrano i giovani dentro e fuori le loro scuole, con webinar in streaming, sempre con un’apertura al pubblico adulto. Scrittori&giovani coinvolge attivamente gli studenti che leggono i libri degli autori prima di Incontrarli on line grazie a una larga distribuzione di copie, che è l’elemento di originalità e di investimento del festival, anzi una delle ragioni che hanno vinto le paure del momento proprio per la richiesta pressante delle scuole di avere a disposizione libri, in formato sia cartaceo che e-book. L’obiettivo è sempre diffondere il piacere e l’interesse della lettura, mai scontato in un’epoca tanto visuale e tecnologica quanto distratta come la nostra, con un valore aggiunto: avere l’opportunità di trovarsi faccia a faccia con personalità del panorama letterario internazionale.

Il festival Scrittori&giovani è organizzato con contributo di Fondazione CRT, Regione Piemonte e Comune di Novara-Biblioteca Civica Negroni, a cura del Centro Novarese di Studi letterari con la segreteria organizzativa di Interlinea e il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca-Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte-Ufficio XI Provincia di Novara, UPO-Università del Piemonte Orientale, ATL della Provincia di Novara e Ministero per i Beni e le Attività Culturali-Centro per il libro e la lettura, con sponsor tecnico Cef Publishing Centro Europeo di Formazione (B-Corp) e la collaborazione di Libreria Lazzarelli; Fondazione Teatro Coccia, Fondazione Nuovo Teatro Faraggiana; Fondazione Marazza, Fondazione Educatt; Laboratorio di editoria dell’Università Cattolica di Milano; Libreria laFeltrinelli Point di Arona; Mondadori Bookstore di Vercelli; Casa Circondariale di Novara; Associazione Amici della Dedalo; Istituto Storico Fornara, con le case editrici dei libri presentati nel festival.

Nel progetto di Scrittori&giovani per accostare i giovani in modo attivo al mondo della scrittura, della cultura e dei libri, anche superando i problemi causati dal Coronavirus, sono prolungate alla primavera le attività collaterali in presenza e in particolare con: laboratorio di scrittura in carcere a cura di Antonio Ferrara; laboratorio di social news per studenti per l’aggiornamento della pagina Facebook del festival e la realizzazione di una newsletter finale, su carta e in formato digitale; laboratorio di editoria di avvicinamento al mondo e alle professioni del libro per i giovani, in collaborazione con Laboratorio di editoria dell’Università Cattolica ed Educatt, con realizzazione di un e-book per racconti e testi nati dal confronto con gli autori e dallo stimolo dei docenti; laboratorio di scrittura per giovani disabili, su richiesta; laboratorio di social video su montaggio e creazione di contenuti multimediali on line in preparazione al contest “Booktrailer Scrittori&giovani” perché oggi l’informazione viaggia soprattutto tramite video e social network e il booktrailer è uno strumento sempre più utilizzato per far conoscere un libro e suscitarne curiosità nel lettore.

Luis Sepulveda amico e ospite del festival Scrittori&giovani

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«Un lago ricco di magia e poesia» dichiarò l’autore della Gabbianella e il gatto a Orta nel 2006, nell’anno in cui una folla lo accolse ad Arona, ospite della rassegna. Nel 2008 e nel 2014 il ritorno al festival con il premio Dante Graziosi Terra degli aironi.

 

Un grande scrittore e tanti giovani: è questo il legame di Luis Sepulveda, scomparso oggi, con Novara e i suoi laghi grazie al festival Scrittori&giovani che l’ha ospitato tre volte: la prima volta nel 2006 tra Orta e Arona («un bagno di folla di giovani come non si era mai visto ad Arona e una passeggiata, lunghi silenzi, confidenze e ricordi davanti all’isola di San Giulio» nel ricordo del direttore del festival, Roberto Cicala), nell’Università del Piemonte Orientale nel 2008 e nel 2014 in Prefettura a Novara con l’airone d’oro del premio alla carriera Dante Graziosi Terra degli aironi.

Nella prima occasione, il 24 marzo 2006, lo scrittore è stato ospite dell’ente organizzatore del festival nella sua prima edizione, la Provincia di Novara, con il presidente Sergio Vedovato e l’assessore alla cultura Paola Turchelli, all’Hotel San Rocco di Orta,  con una visita personale del borgo, della piazzetta. «Questo lago è molto poetico», ha dichiarato, dimostrando grande interesse per poeti e scrittori che l’hanno preceduto su queste rive, conosciuti attraverso alcuni libri di Interlinea ricevuti in omaggio. L’ha incuriosito e divertito la leggenda antica di draghi e mostri del lago che Sebastiano Vassalli narra in Il mio Piemonte. Questo e altri volumi gli sono stati donati dagli editori di Interlinea durante il suo soggiorno. «Il lago d’Orta mi è piaciuto molto e mi ricorda un lago del mio Cile a me caro, perché ricco di foreste intorno e anch’esso denso di storie e magia». «Le luci della sera sull’altra riva mi ispirano – ha aggiunto verso sera – e mi sembrano frutti di piante che s’illuminino prendendo energia dalle radici e dalla terra di questo posto magico e antico, certamente ricco di sogni. Su un lago come questo potrebbero nascere bellissime storie».

Poi Luis Sepulveda ha incontrato i suoi lettori, soprattutto giovani, ad Arona, nel Palazzo dei Congressi, all’inaugurazione di “Scrittori&giovani”, con un bagno di folla con centinaia di giovani in piedi in sala e fuori, un’ovazione finale di 4 minuti, un’ora e mezza di autografi, la promessa di tornare.

L’autore cileno celebre in tutto il mondo di libro come Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, Il vecchio che leggeva romanzi d’amore e l’ultimo Il potere dei sogni ha raccontato alle oltre 700 persone presenti, provenienti dal Novarese, da Piemonte e Lombardia, come nascono le sue storie, la sua giovinezza a fianco di Salvador Allende, l’importanza e il piacere della lettura per i giovani. Dell’importanza di fare sogni che si trasformino anche in impegno ha parlato in apertura, citando le parole di Sepulveda, il presidente della Provincia Sergio Vedovato che ha lanciato il progetto “Scrittori&giovani” come uno degli impegni culturali più importanti della sua amministrazione a favore delle giovani generazioni. Gli assessori provinciali Paola Turchelli, Marina Fiore e Silvana Ferrara, mettendo in sinergia cultura, istruzione e valorizzazione turistica del territorio come entità alla base della manifestazione, hanno consegnato una targa a Luis Sepulveda al termine della serata.

 

Nel 2008 quasi 800 persone per il gran finale dell’edizione di Scrittori&Giovani di quell’anno con Sepúlveda che ha letteralmente gremito l’aula magna del-la facoltà di Economia dell’UPO a Novara. In molti sono arrivati da città vicine come Verbania, Milano, Pavia e Vercelli. Lo scrittore cileno ha incantato parlando della sua lunga carriera e della raccolta di racconti La lampada di Aladino, con molti aneddoti e grandi suggestioni letterarie.

Nel 2014, giovedì 20 novembre, in Prefettura a Novara Sepulveda ha mantenuto la promessa per ricevere il premio speciale alla carriera “Dante Graziosi/Terra degli aironi”. L’onorificenza (andata in passato a Magris, Vassalli, Bevilacqua e altri) gli è stata consegnata in occasione della sesta edizione del festival internazionale di Novara e provincia Scrittori&giovani e per l’occasione Sepúlveda, introdotto da Bruno Arpaia e Roberto Cicala, ha presentato il suo nuovo libro Trilogia dell’amicizia (Guanda).

 

Luis Sepúlveda nasce in Cile nel 1949 e cresce con i nonni a Valparaíso. Grazie al nonno e agli amici si appassiona alla scrittura. Dopo il colpo di Stato di Pinochet ripara in Ecuador, poi ad Amburgo e a Parigi. I suoi romanzi hanno ricevuto un grandissimo favore e successo, tradotti in tutto il mondo e diffusi anche in braille. In Italia i suoi libri sono pubblicati da Guanda, tra questi: Il vecchio che leggeva romanzi d’amore, Patagonia Express, Le rose di Atacama, Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico, Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza. Questi ultimi tre sono stati raccolti in una trilogia dal titolo Trilogia dell’amicizia. All’età di 70 anni Luis Sepúlveda ha smesso di sognare con le parole tra l’America latina a cui apparteneva e l’Europa dove si era rifugiato, spegnendosi in un ospedale di Oviedo a causa di complicazione dopo aver contratto il Cobd.19.

 

Il comitato organizzatore del festival Scrittori&giovani, a cura del Centro Novarese di Studi letterari, ricorda lo scrittore e le parole che ha donato negli incontri novaresi, che resteranno tra gli eventi letterari più intensi di questi primi anni Duemila.

 

Sorsi con Marco Scardigli e Roberto Sbaratto

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Attraverso citazioni letterarie, aneddoti, racconti di grandi autori e momenti musicali si spiega quale sia il ruolo del vino nella nostra cultura. Serata a cura degli autori del libro Sorsi Marco Scardigli (recente finalista al premio Bancarella con Évelyne) e Roberto Sbaratto, con Luigi Ranghino al piano
e Alessandro Francoli come maestro di degustazione. Un evento al confine tra la passione per il vino e quella per i libri: il volume al centro racconta le bevande alcoliche nella nostra cultura. Come se fosse una grande degustazione, fra le pagine si assaggiano vari punti di vista (letterario, religioso,
poetico, storico, umoristico), modi espressivi differenti (la citazione, la canzone, l’aforisma, la poesia) e si assaporano classici come Omero e Orazio o moderni come Hemingway e Simenon, passando da Lorenzo il Magnifico ad autori minori ma comunque divertenti e un po’ brilli.

 

«Ubriacatevi in continuazione, di vino, di poesia, di virtù, come volete»

 

La frontiera dell’odio alla Biblioteca Civica Negroni

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Antonia Arslan è nata a Padova nel 1938. Ha origini armene e, riguardo al genocidio del popolo armeno, ha anche scritto saggi divulgativi e romanzi. Il suo esordio letterario avviene nel 2004 con La masseria delle allodole (Rizzoli), vincitore del premio Strega di narrativa e finalista al premio Campiello. Il libro più recente è Lettera a una ragazza in Turchia (Rizzoli).

Siobhan Nash-Marshall insegna filosofia al Manhattanville College di New York dopo essersi specializzata all’Università di Padova e alla Cattolica di Milano. I peccati dei padri (Guerini e Associati) si occupa del negazionismo turco e del genocidio armeno.

 

«Non piace a nessuno essere circondato dalla sporca tragedia, toccare quegli orrori da vicino, annusare tutto intorno la morte – e non poter far niente».

Bookcrossing

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È il tradizionale evento di scambio libri a conclusione del festival. Il bookcrossing è un’attività in cui giovani e cittadinanza possono prendere, scambiare e regalare libri che andranno ad altre persone e rivivranno così una nuova vita con nuovi lettori. I libri del bookcrossing restano disponibili per tutti ogni martedì e giovedì pomeriggio e sabato mattina nella Sezione Novarese della Biblioteca Civica Negroni al primo piano di palazzo Vochieri in corso Cavallotti 6 a Novara e nei punti appositi sparsi per la città di Novara, tra cui il Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore. Con raccolta fondi per sostenere il progetto “La Comunità dei libri” della Biblioteca Civica Negroni sostenuto dalla Fondazione Comunità Novarese Onlus.

 

«Se un libro non vi è piaciuto, liberatelo. Se vi è piaciuto, liberatelo per farlo leggere a qualcun altro» (Daniel Pennac)

 

La frontiera delle parole con Andrea Marcolongo

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Nella giornata finale del festival Scrittori&giovani dedicato alle parole degli scrittori e dei libri, scambiati nel bookcrossing gestito dai giovani all’Angolo delle Ore, non può esserci occasione migliore che parlare di un nuovo volume che racconta 99 etimologie di 99 parole per ribellarci alla confusione e al buio che ci travolgono quando rimaniamo muti di fronte al presente: si tratta di 99 parole per ritrovare noi stessi. Andrea Marcolongo è nata nel 1987, si è laureata in Lettere antiche all’Università di Milano e nella sua vita ha viaggiato molto vivendo in dieci città diverse. Attualmente vive a Sarajevo. Scrive di cultura e libri per “La Stampa”, “D-la Repubblica” e “Il Messaggero”. La lingua geniale. 9 ragioni per amare il greco
(Laterza), suo libro d’esordio nel 2016, è stato un caso editoriale con più di centomila copie vendute, tradotto nel mondo. Con Mondadori ha pubblicato nel 2018 il suo secondo libro, La misura eroica, prima dell’ultimo Alla fonte delle parole.

 

«Senza le parole non faremmo che brancolare scomposti nella confusione, incapaci di dire la realtà e ciò che sentiamo. Proprio per questo delle parole dobbiamo avere estrema cura»

La frontiera della guerra con Cristiano Cavina

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Cristiano Cavina, nato a Faenza nel 1974, cresce con i nonni materni e la madre. Le sue due grandi passioni sono il calcio e la letteratura. Oltre che con lavori saltuari, infatti, Cavina si mantiene scrivendo romanzi. Il suo primo libro, Scavare una buca (2010), ottiene un grande successo e viene tradotto anche in francese. In Ottanta rose mezz’ora (Marcos y Marcos) siamo nella seconda guerra mondiale, con due fratelli davanti alla frontiera fra vivere e morire: ma non ci sono eroi né mostri nel romanzo di Cavina, soltanto un ragazzo spaventato che cerca di sopravvivere e un uomo costretto a scegliere se rischiare la vita per salvarlo.

 

«Non mi sono documentato: ho scritto quello che ricordavo e quello che non sapevo l’ho potuto immaginare»