Gli spettacoli serali del festival per tutte le età tra la poesia di Alda Merini e i “Sorsi” letterari di Sacrdigli

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Da sempre Scrittori&giovani propne eventi collaterali al di fuori delle aule scolastioche e quest’anno anche proposte serali in forma di spettcaolo. Per iniziare il festival offre a studenti, docenti e volontari biglietti dello spettacolo Quando c’era Gaber promosso dal Teatro Faraggiana nel segno della frontiera tra parole e musica. L’appuntamento è giovedì 14 novembre alle ore 21 al Teatro Faraggiana in via dei Caccia 1, Novara con Neri Marcorè alla voce e chitarra, accompagnato da Domenico Mariorenzi. È un viaggio nell’universo delle canzoni di Giorgio Gaber attraverso la voce di uno dei suoi più importanti interpreti attuali, Neri Marcorè, in collaborazione con il musicista Domenico Mariorenzi. I brani musicali saranno intervallati da alcuni dei suoi celebri monologhi tratti da quello che è poi diventato il teatro canzone che ha debuttato in Italia ormai cinquant’anni fa. La serata fa parte del progetto “Faraggianapop – Gaber e dintorni” in collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber.

 

Sabato 16 novembre alle ore 21 si prosegue con un reading musicale delle poesie di Alda Merini presso l’Auditorium della scuola di musica Dedalo a Novara, in via Maestra 9 con la partecipazione di Anna Molinari al violino e Riccardo Bisatti al pianoforte. Verrà eseguita la composizione di Federico Gozzelino Io sono folle, folle, ispirata a una lirica di Alda Merini, con proiezione di spezzoni video e letture di Eleonora Calamita. Poetessa amatissima, personaggio trasgressivo e commovente che ha saputo parlare direttamente al cuore, Alda Merini ha rappresentato un caso del tutto particolare nella storia letteraria del Novecento italiano. A dieci anni dalla morte una serata per ricordarla con le sue poesie, spezzoni di un’intervista video di Paolo Taggi (Più della vita), composizioni musicali a lei dedicate tra amore, pazzia, temi mistici, slanci erotici e interrogativi estremi senza risposta, varcando le frontiere dell’esistenza con testi che continuano a giocare con le paure di ognuno e soprattutto aiutano a sognare per confermare una sua profezia: «i miei amori cominciano nei tempi futuri». L’evento è in collaborazione con l’Associazione Amici della Dedalo.

 

Il festival collabora a promuovere l’attenzione del Teatro Coccia verso la musica nuova per offrire alle future generazioni l’opportunità di crescere offrendo una replica per le scuole dello spettacolo Ami e Tami con musica di Mátti Kovler e regia di Marco Iacomelli.  Ami e Tami è una favola musicale per soli, coro di voci bianche e piccolo ensemble commissionata al compositore israeliano Mátti Kovler, una sorta di moderno Hänsel e Gretel visto che i personaggi principali, due fratelli adolescenti, sono le vittime di due genitori iperattivi e razionali che educano i loro figli perché diventino velocemente autosufficienti e pronti per essere immessi nel “mercato globale”. Tutto cambia quando la loro nonna, che subisce i primi segni di declino cognitivo, si trasferisce nella loro casa. La regia dello spettacolo è affidata al novarese Marco Iacomelli direttore artistico della STM-Scuola del Teatro musicale. La direzione d’orchestra è di Mykola Lysenko. Il suono è affidato a Donato Pepe, Dedalo Ensemble e Coro delle Voci Bianche del Teatro Coccia. Si tratta di una coproduzione Fondazione Teatro Coccia con STM e The State Academic Symphony Orchestra of Ukraine. Regia associata di Costanza Filaroni e Massimiliano Perticari; liriche italiane Andrea Ascari; direzione musicale Simone Manfredini; direzione vocale Andrea Ascari; coreografie Ilaria Suss; luci Valerio Tiberi. Per informazioni: segreteria.direzione@fondazioneteatrococcia.it.

 

Venerdì 29 novembre il Festival continua alle ore 21 all’Arengo del Broletto di Novara in via Fratelli Rosselli 20 con la presentazione spettacolo di Sorsi: come farsi una cultura alcolica (Interlinea) di Marco Scardigli e Roberto Sbaratto con degustazione. Attraverso citazioni letterarie, aneddoti, racconti di grandi autori e momenti musicali si spiega quale sia il ruolo del vino nella nostra cultura. Serata a cura degli autori del libro Sorsi Marco Scardigli (recente finalista al premio Bancarella con Évelyne) e Roberto Sbaratto, con Luigi Ranghino al piano e Alessandro Francoli come maestro di degustazione. Un evento al confine tra la passione per il vino e quella per i libri: il volume al centro racconta le bevande alcoliche nella nostra cultura. Come se fosse una grande degustazione, fra le pagine si assaggiano vari punti di vista (letterario, religioso, poetico, storico, umoristico), modi espressivi differenti (la citazione, la canzone, l’aforisma, la poesia) e si assaporano classici come Omero e Orazio o moderni come Hemingway e Simenon, passando da Lorenzo il Magnifico ad autori minori ma comunque divertenti e un po’ brilli.

 

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