non fa niente

Margherita Oggero e la ricerca di un’amicizia

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Domenica 19 novembre, ore 16,30, Circolo dei lettori, via Rosselli 20, Novara.
Tè del pomeriggio con l’autrice di Non fa niente (Einaudi) a colloquio con Valeria Balossini.

Margherita Oggero è un’insegnante e scrittrice torinese. Ha esordito nella narrativa nel 2002 con il romanzo La collega tatuata (Mondadori) da cui è stato tratto il film Se devo essere sincera, per la regia di Davide Ferrario con Luciana Littizzetto e Neri Marcorè. Tra i suoi romanzi: Una piccola bestia ferita, L’amica americana e Qualcosa da tenere per sé tutti editi da Mondadori. Ha scritto i soggetti della fortunata serie di Rai1 Provaci ancora prof ispirata ai suoi libri.

Non fa niente (Einaudi): «Può esistere un amore di madre che non contempli l’esclusiva? La natura ha davvero leggi così rigide da non ammettere eccezioni?» Esther e Rosanna stipulano un patto, per qualcuno forse scandaloso, inaccettabile. Un patto che cambia per sempre le loro vite. Nel 1933, in uno dei momenti più cupi per l’Europa, Esther ha dovuto lasciare Berlino, il suo innamorato, la sua libertà, ogni promessa di futuro. Ora è una giovane donna colta, dall’intelligenza tormentata, la cui eleganza sconcerta l’arcigna suocera piemontese. Rosanna invece è cresciuta in mezzo alle risaie, non ha potuto studiare e la sua bellezza le ha giocato un brutto tiro trasformandola in fretta in una creatura determinata e sensuale, ansiosa di cambiare la sua esistenza. Cos’abbiano in comune due donne così, non ci vorrà molto a scoprirlo. Sono vive nonostante tutto, profondamente capaci di amare e d’insegnarsi qualcosa l’un l’altra. Un giorno Esther domanda a Rosanna di aiutarla ad avere un figlio «come nella Bibbia fece Agar per Abramo e Sara». Il loro universo non esclude affatto gli uomini. Esther è legata al marito Riccardo da una complicità generosa e Rosanna ama Nicola con un’irruenza passionale, che trova negli assolo e nelle improvvisazioni jazz la sua colonna sonora. Intanto il mondo va avanti e le interroga senza risparmiarle: dalla guerra alla Torino postbellica che si avvia alla ricostruzione, passando per Bartali e Togliatti, gli anni delle rivolte studentesche e il terrorismo, fino alla caduta del muro di Berlino. I giorni si riempiono di cose da fare, giacche di pannofix, segreti condivisi, paure, entusiasmi, scommesse, Fiat 1100 che arrancano su autostrade pericolose appena costruite. È la vita che corre, la vita di due amiche che non saranno mai più sole.

«Può esistere un amore di madre che non contempli l’esclusiva?»